martedì 29 maggio 2018

Un parere sulla vicenda relativa al rifiuto del capo dello Stato di confermare la nomina a ministro dell'economia del prof. Paolo Savona


 ...alla riunione dell'AUSER Provinciale di Macerata, tenuta il 28 maggio 2018,  alcuni partecipanti hanno ribadito il concetto  dei segretari CGIL, CISL e UIL relativamente alla "giustificata" presa di posizione del capo dello Stato, Mattarella,  in merito al  suo rifiuto di sottoscrivere la nomina del prof Paolo Savona a ministro dell'Economia, come proposto dal presidente del Consiglio incaricato, prof. Giuseppe Conte.  

Premesso che la Costituzione, all'art. 92, garantisce al Presidente della Repubblica la possibilità di rifiutare la nomina di un Ministro proposto dal Presidente incaricato. Ma il margine di discrezionalità di cui può avvalersi il Presidente della repubblica è stabilito con precisione dagli articoli 54 e 95. Quest'ultimo stabilisce che chiunque sia nominato ad una carica pubblica deve adempiere al suo mandato con disciplina e onore, cioè se rileva nei comportamenti trascorsi del candidato qualcosa che confligge con l'onorabilità, quindi si tratta di ovvio rilievo etico. 

Quanto alla disciplina il titolare della unità dell'indirizzo politico del Governo è solo il Presidente del Consiglio come stabilito dall'articolo 54. 

Esula perciò dai Poteri del Presidente della Repubblica sindacare sulle opinioni politiche dei candidati ai singoli ministeri, come ha invece fatto, nei confronti del prof. Savona (che peraltro non aveva mai dichiarato la sua volontà di uscire dall'Euro, anche nel rispetto degli accordi programmatici di Governo) come Mattarella ha invece esplicitato nei confronti del potenziale Ministro dell'economia.

Il discorso è ovviamente lungo e articolato per cui resto a disposizione, come ratificato alla riunione del 28 u.s., con la volontà di confutare e contestare opinioni rispettabilmente diverse, per un pubblico confronto. 

Notando che, malgrado la mia chiara esposizione sui veri soggetti che impongono il "neo-fascismo", subdolo perché ammantato di falsa democrazia, si sia, volutamente o meno, cercato di equivocare, resto fortemente sorpreso e preoccupato perché non si tratta di semplici soggetti, ma di significative associazioni con forte pregnanza pubblica. Sempre a disposizione, ma con la naturale perplessità che il decorso degli avvenimenti impone. 

Cordiali saluti, 


Romolo Tamburrini

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